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giovedì 3 marzo 2011

LA SCARAMANZIA E IL PLURALE

Non significa niente! Direbbe chiunque leggendo il titolo, ma a tutto c'è un senso...dicono! E poi è vero quando smetti di pensare ad un desiderio che ti ossessionava...eccolo che prende forma e quasi non te ne accorgi.
No, non è il delirio di un matto, ma una semplice considerazione.
Ormai non ci pensavi più, del resto è inutile accanirsi e se lui ha bisogno di tempo e per di più è pure ermetico e testardo...allora è meglio lavorarci su, ma senza che lui venga informato.
Claudia mi aveva detto "Niente stress, niente pressioni e soprattutto serenità, sorriso sulle labbra e vai con la scena della fidanzata perfetta". "Ok, grazie amica!" è stata la mia risposta.
Ma non sono brava a recitare. Quindi anzicchè stare lì a pensare a modi e tempi per imbambolare lui, ho pensato fosse meglio convincere me stessa che un po' di sano self-control non era poi così male.
Lavoro, fidanzato e qualche uscita con le amiche...e poi d'improvviso ti ritrovi (senza averne mai avuto il minimo sospetto) a scegliere tinte per i muri, valutare il progetto di un architetto, scegliere faretti e sanitari in conference call.
E lui? Improvvisamente viene illuminato da una reminiscenza scolastica e si ricorda che la maestra, alle elementari, un giorno spiegando la coniugazione dei verbi ha introdotto il PLURALE! Il verbo scegliere alla prima persona plurale diventa SCEGLIAMO e lì non credi alle tue orecchie.
Non ci credi al punto da diventare inaspettatamente SCARAMANTICA.

lunedì 6 dicembre 2010

IL REGALO CHE NON TI ASPETTI

Capita che ti svegli una mattina con una strana serenità e ti sembr surreale poter dire "sono tranquilla"
Capita che accade sempre sul più bello. Quando meno te lo apetti, quando stai per mollare, quando per te è già tempo di bilanci...tutto prende forma, acquista un senso, va in una direzione.
Credevi di non stare bene, avevi anche pensato di cambiare città...ancora una volta. Forse per assecondare il tuo spirito nomade, ma che poi va alla ricerca della stabilità. E invece...
Il regalo che non ti aspettavi.
Giri per le vie di una città che avevi già visto, ma che adesso ti sembra diversa. Adesso ti piace e ne sei stupita. Ti senti a tuo agio in quella stessa città che avevi trvato così grigia e invivibile.
Cammini per le vie illuminate. E' già Natale e stranamente non ne sei infastidita.
Una grande responsabilità. Adrenalina, ansia, una pizza con l'amica di sempre.
I navigli immobili e gelati. Anche quelli ti sembrano diversi. La gelateria con i coni metallici.
Non è più cupo. Il grigiore prende colore.
Torni alla vita di sempre con una carica nuova. Qualcosa è cambiato dentro di te e ti fa stare bene.
Lui ha lo sguardo inquisitore, ma a te non importa. Adesso hai fiducia in te stessa e non hai bisogno di aggrapparti a niente. E' tutto merito de...
Il regalo che non ti aspettavi
Improvvisamente la ruota gira anche per te. Qualcuno lassù ti ha vista vacillare ed ha voluto aiutarti. Contratto a tempo determinato.
Il regalo che non ti aspettavi
Sei stata assunta. Hai quello che volevi.
Sali su un treno. La notte prima ci ripensi, ti assale una strana ansia. Alla fine dici che prenderà il sopravvento il sorriso. Non sai che non è così e che non ti sbagliavi.
E il regalo che non si aspettava
Un pacco recapitato nel posto sbagliato. Posta indesiderata. Fuori luogo. Inopportuna.
Sei dovuta arrivare a 28 anni per capire che le sorprese non si fanno, che i regali vanno annunciati e che...hai sbagliato tutto.

domenica 28 novembre 2010

STELLE CADENTI

Un cielo luminoso, ma senza il sole
le stelle come fossero disegnate da un bambino
stelle cadenti
uno specchio d'acqua, un lago, ma di acqua limpida
un bimbo che gioca, corre sull'acqua
mi da le spalle, corre verso le stelle che mentre cadono lasciano la loro scia luminosa
toccano l'acqua
ed è fumo
vapore
o solo la dissoluzione di un sogno affidato proprio a quella stella caduta?
acqua fumante
e io lì sul ciglio della strada
sulla sponda, sulla riva del lago a guardare il cielo
guardo le stelle, il bimbo che gioca
ed affido il mio desiderio alle stelle
Ma alla notte segue il giorno, quello vero, quello in cui sparisce quella quiete, un rifugio.
Strana sensazione.
E il ricordo di ieri sera. Le lacrime e le tue carezze.
Il cuscino, la coperta e la tua voce a chiedermi cosa mi rende triste.
Il buio e il coraggio di dirti che è inutile discutere.
I soliti discorsi sempre senza fine, non quella che immagino, non quella che sogno.
Una famiglia
una vita insieme
"un giorno ci guarderemo e capiremo che vogliamo condividere tutto"
la voglia di essere in tre e la tua mano che pian piano scivola su di me
Facciamo l'amore, come non avevamo fatto mai.
Intesa
Passione
Le tue labbra appiccicate alle mie
Non voglio lasciarle
Continuo a baciarti e in ogni bacio c'è qualcosa per te
C'è che ti amo
C'è che voglio vivere tutta la mia vita con te
C'è che sei l'uomo della mia vita
C'è che quando arriverà quel momento in cui mi guarderai e mi dirai che vuoi un figlio, io piangerò come non ho fatto mai e ringrazierò quella stella cadente, che nel suo viaggio si è ricordata di me.

venerdì 26 novembre 2010

La scienza del buon vivere

Cento piccoli indiani. A cena

La felicità è uno stato dello spirito che nasce anche dal piacere del corpo. Chi ha fame vuole mangiare comunque; chi ha da nutrirsi, vuole farlo bene. Bene non indica quantità ma qualità. La ricchezza è condizione necessaria ma non sufficiente: occorre anche buon gusto, cultura, esperenza e creatività.
Gli americani spendono per il packaging (l'involucro) dei loro alimenti la stessa cifra ch l'India investe per il cibo. Ma l'obesità che trionfa negli Stati Uniti dimostra che le risorse non sono accompagnate dal senso estetico e dalla saggezza della misura. Stessa cosa vale per l'Italia, altra patria di obesi: in media un connazionale mangia quanto 52 indiani. Se, dunque, invitate a cena una coppia di amici, è come se vi arrivassero in casa 104 indiani. Ma ciò non garantisce che la cena sia di qualità. Per esserlo, occorre che il cibo passi dal livello del semplice nutrimento a opera d'arte, che le vivande non siano ingozzate ma gustate, che il vino non sia tracannato ma sorseggiato.

Style Magazine

giovedì 25 novembre 2010

LA PAZIENZA: LA VIRTU' DIMENTICATA

Dicono che la virtù sia una predisposizione abituale e ferma che spinge a fare il bene, che consente alla persona di compiere atti buoni e di dare il meglio di sé.
Così la persona virtuosa fa in modo che le proprie energie convergano verso il bene, ricercandolo e scegliendolo per il compimento di azioni concrete.
Bene!
Si fa presto a dirlo, ma talvolta accade che non sia poi così semplice. E allora?
Basta avere pazienza. Ecco la chiave di tutto.
Dal latino PATIRE............................................una qualità, una predisposizione naturale ad accettare difficoltà, avversità, pressioni, controversie. Tutto con serenità, riuscendo a controllare la propria emotività, la propria istintività.
Cosa serve? Calma, costanza, determinazione......è il gioco è fatto.
Pazienza per sopportare tutto quello che la vita ci pone davanti. Pazienza e forza.
Forza!
Per stare accanto ad un genitore che sta per lasciarti, senza permettere che lui veda e senta le tue lacrime.
Per lavorare ogni giorno come se ci fosse sempre il sole, quando invece hai l'inverno dentro.
Per essere sempre pronta ad ascoltare chi crede di avere problemi insormontabili, mentre pensi che non ci sia nulla di grave quanto la morte.
Per riuscire a sorridere anche quando avresti voglia di piangere.
Per scegliere di scrivere anzichè parlare.

giovedì 18 novembre 2010

VA TUTTO BENE

Cosa c'è che non va?
Te lo chiedi...glielo chiedi...la risposta con un fermo, freddo, vago, banale sms... "Va tutto bene".
E invece si che c'è qualcosa che non va!
Non va che io abbia voglia di vederti e tu non ne senta l'esigenza
Non va che io senta la tua mancanza e tu sia sempre così mite
Non va che se non posso abbracciarti mi senta vuota
Non va che debba sentirmi dire "non fare la drogata in crisi di astinenza"
Non va che non riesca a fare a meno di te e che invece a te riesca così bene...
Non va che io cominci ad autoconvincermi di cose che non ho mai pensato, solo perchè tu hai deciso anche per me
Non va che io continui a sognare quando tu sei il primo a tenere i piedi per terra
Non va che io mi ostini a voler stare con te mettendo a tacere, ogni giorno, la parte più istintiva di me stessa
Non va che io immagini una vita insieme a te e tu non riesca a guardare oltre il presente.
..sai che c'è che non va?

"Che quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile!"