- "Ma tu di che ti occupi?"
- "Per il momento faccio uno stage a...in futuro si vedrà"
Esci una sera conosci gente nuova e dopo un drink e due risate, arriva la domanda che ti fa cadere nel solito baratro.
Quante volte mi sono ritrovata a rispondere alla fatidica domanda e la risposta, come sempre, era la solita. Tornata a casa, poi, le altrettanto solite riflessioni...sul futuro. Non fai in tempo a sognare il giorno della laurea e subito ti ritrovi a immaginare quello in cui FORSE ti faranno un contratto, ma tutto solo dopo aver fatto almeno 5 stage diversi...in aziende diverse, dove hai imparato di tutto e adesso "hai un CV da pauraaaaaaaaaaaaaaa". Ecco appunto PAURA. E ora che hai imparato, che ti sei fatta un'idea di come funziona...stage scaduto. Torni a casa, tu e la tua magnifica esperienza, con una valigia carica di competenze, contatti e anche qualche amicizia, ma di lavoro non se ne parla. Cosa farai dopo? E magari mentre vivevi quella magnifica avventura dentro un'azienda fighissima, hai dimenticato di avere una vita fuori. Un fidanzato, le amiche, una famiglia. Loro capiranno, tu adesso devi progettare il tuo futuro. Ecco appunto FUTURO.
Ma quali progetti e quale futuro. Al massimo puoi decidere cosa fare domani o nel week end, ma quanto meno avrai preso consapevolezza di vivere in Italia. Il Paese che gli stranieri adorano e che gli italiani accettano. "I love Italia", ma quanti di loro lascerebbero le loro nazioni per venire a vivere quì dove se va bene riesci a fare la segretaria laureata? Ma anche per rispondere al telefono, mandare una mail e sedare le ire del capo dovrai prima imbatterti in una serie di finti contratti non meglio identificati: a progetto, part-time, d'inserimento, a prestazione, intermittente, d'origine non controllata, geneticamente modificato.
E così siamo tutti precari, per non dire sfigati e moderatamente illusi. Ma per farla sembrare più elegante meglio chiamarci "lavoratori flessibili". Flessibili? Ma chi ha detto che io sia una persona flessibile? Non lo sono mai stata neanche con me stessa...devo esserlo per un finto capo provvisorio?
Una generazione di disoccupati? No, solo diversamente occupati!
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